Un neuroscienziato australiano ha pubblicato in questi giorni una propria teoria secondo la quale troppa tecnologia porta ad ansia da prestrazione e senso di incompetenza.
Il nostro cervello riceverebbe troppi impulsi, troppo velocemente, e quindi, secondo il Professore, si troverebbe in seria difficoltà nell'elaborarli correttamente, fino ad avere disturbi nell'uso degli arti superiori.
Il problema nasce dal mal funzionamento del ''ciclo di anticipazione'', così è chiamato il meccanismo di funzionamento del cervello che ricevuti gli stimoli, li elabora per poi dare ordine al corpo di reazione. Sembra che questo sistema di comunicazione cervello-corpo sia destabilizzato a causa della velocità della ricezione di input tanto da generare malfunzionamento nella trasmissione dati all'interno del circuito occhio-mano; tali interferenze arriverebbero ad influire negativamente anche sullo stato d'animo dell'essere umano causando senso di inadeguatezza e frustrazione.
Per ora una teoria, aspettiamo gli sviluppi per saperne di più. Nel frattempo evitiamo di stare al pc più di 24 ore al giorno :-).