1982, come oggi, nasceva la prima emoticon: lo smile che ormai tutti usiamo negli sms e quando scriviamo in rete :-).
Fu il Prof. Scott Fahlman a coniare questo nuovo modo di comunicare, insieme al sorriso naque anche il suo opposto: :-(. Inizialmente però non avevano il significato che hanno oggi, infatti il sorriso stava ad indicare il carattere giocoso, spensierato e magari divertente di quello che ci si apprestava a leggere, mentre il ''broncio'' voleva indicare la serietà e l'importanza del testo.
Oggi esistono tantissimi modi per stilizzare varie espressioni del viso utilizzando la sola punteggiatura, l'evoluzione ha portato alle faccine animate che hanno abbandonato l'idea del tratto grafico, sicuramente più efficaci nello scopo hanno però snaturato l'idea originale.
Ma ciò che conta è che questi piccoli elementi sono il cuore di una comunicazione sicuramente più istintiva, personale, meno informale e più creativa. Non ci sono regole, le adattiamo in base alla necessità di comunicazione che abbiamo in quel momento.
Le emoticons oggi le troviamo ovunque, mail, sms, status, sono lo strumento ideale per esprimere brevemente ma in modo chiaro il proprio stato d'animo.
Sono passati 30 anni, è cambiato il modo di comunicare, nei mezzi, nei dettagli, ma non nei contenuti: abbiamo sempre bisogno di poterci esprimere al meglio..